Il peso visivo nel tatuaggio.
Mi faccio un tatuaggio grande o piccolo? Ma se lo faccio grande poi risulterebbe pesante?
Sono domande che spesso ci poniamo quando dobbiamo scegliere il tatuaggio giusto per noi, con annesso pensiero che immagine grande stia ad immagine “pesante” come piccola a “leggera”.
Ma è davvero l’ equazione giusta?
Non del tutto.
Pesante e leggero, non sono strettamente correlati alla misura, ne tanto meno ai kg, quanto a come il nostro cervello percepisce le immagini.
Questa percezione la chiameremo PESO VISIVO.
Potremmo dunque scegliere di fare un tatuaggio molto grande, costituito da linee slanciate e sottili, dalla composizione grafica tendenzialmente verticale, ottenendo un risultato dal PV “leggero”, o al contrario, scegliere di realizzare un tattoo piccolo, composto da linee spesse e tozze, con una composizione dallo sviluppo prevalentemente orizzontale, ottenendo quindi un risultato dal PV “pesante”.
Nel PV vanno tenuti in considerazione anche i pieni, i vuoti e le tonalità: un immagine con molti vuoti e dalle tonalità chiare risulterà più “leggera” di un immagine satura e scura.

A volte, capita anche di associare “leggero” a bello, e “pesante” a brutto, ma non a caso all’inizio dell’articolo parlavo di “tatuaggio giusto per noi”: giusto, esula da bello o brutto, ma ha più a che fare con COERENZA.
Il tattoo sarà giusto se sarà coerente con la nostra intenzione, con l’emozione che vogliamo raccontare sulla pelle e se sarà armonioso con le forme naturali del corpo, inevitabilmente diverse in ognuno di noi.

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